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      Anche se, quando ha il senso di purchè, qualora, regge il congiuntivo. Se siate stati in cosa alcuna negligenti, subito vi supplite. Pandolfini.
      L'indicativo si cambia in congiuntivo (imperf.), quando la prop. principale contenga un modo condizionale. Vedi più sotto, § 27.
     
      § 12. Nelle PROPOSIZIONI CONCESSIVE si usa regolarmente il congiuntivo (colle cong. benchè, sebbene, se ecc.). Vedi P. II, cap. VI, § 12.
      Talora per eleganza, ma con molta parsimonia, si potrà usare anche l'indicativo. Quantunque il re Agramante non abbonda Di capitani, pur ne finge e sogna. Ariosto.
      Si usa sempre l'indicativo, quando la congiunzione serve di passaggio fra un membro e l'altro del periodo. Vedi il cap. seguente, § 11, capoverso terzo.
     
      § 13. Nelle PROPOSIZIONI DI MANIERA E GUISA dopo come o secondochè si usa l'indicativo (vedi P. II, cap. VI, § 16); dopo le altre congiunzioni quasi, quasichè, come se, senza che ecc. si usa il congiuntivo (vedi loc. cit.).
      Oltrechè, oltre di che, può costruirsi coll'un modo quanto coll'altro, ma oggi più spesso coll'indicativo (vedi P. II, cap. VI, § 17).
      Non che si costruisce col congiuntivo. Vedi P. II, cap. VI, § 17, in fine.
     
      § 14. Nelle PROPOSIZIONI COMPARATIVE (vedi P. II, cap. VI, § 19) si usa l'indicativo, quando la comparazione si riferisce ad un fatto certo e determinato; si usa il congiuntivo, quando la si riferisce a un fatto incerto e generale. Si danno ad ogni vizio, più che non fanno i giovani dissoluti (con maggior forza potea dire non facciano). Pallavicini.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





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