- Costei fu dal padre tanto teneramente amata, quanto alcuna altra figliuola da padre fosse (potesse essere) giammai. Boccaccio. - La botte non dà altro vino che la si abbia (qualunque sia il vino che possa avere). Proverbii. - Il ribaldo tornò più presto che il suo padrone non se l'aspettasse (poteva aspettarselo). Manzoni. Vedine altri esempii loc. cit.
§ 15. Nelle PROPOSIZIONI CONSECUTIVE (vedi P. II, cap. VI, § 22) si usa l'indicativo, quando la conseguenza si dà come un fatto reale; si usa il congiuntivo, quando la conseguenza si propone come necessaria o possibile, ovvero, come uno scopo di chi opera. Il peccato ha sì brutta faccia che i suoi seguaci si argomentano di ricoprirla eziandio a sè stessi. Pallavicini. - Andate in maniera che nessuno s'avveda di nulla. Manzoni. (Vedi altri esempii loc. cit.). Si usa sempre il congiuntivo dopo troppo .... perchè (loc. cit.).
§ 16. I MODI NELLE PROPOSIZIONI SUBORDINATE DIPENDENTI DA UNA PROPOSIZIONE NEGATIVA O INTERROGATIVA. Quando le proposizioni subordinate dipendono da una proposizione di senso negativo o restrittivo (di rado, pochi, difficilmente, a mala pena) o interrogativo, in modo che questo senso si estenda anche a quelle, allora si usa in esse il congiuntivo, perchè la negazione e il dubbio tolgono loro il senso della realtà, lasciando soltanto quello della possibilità e della incertezza. Non aveva chi avesse cura di lui. Cavalca. - Sappi che in terra non è chi governi. Dante. - Non ho mai potuto intendere a che serva l'arte nostra.
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