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      Casa.
      Il pronome relativo subordinante (che, il quale) si ripete regolarmente, quando sia in posizione logica diversa dalla prima volta, come si vede chiaramente nel primo e secondo degli esempii qui sopra riportati (che .... e della quale; nelle quali o che): si suole omettere quando resta nella medesima posizione; p. es. Sono molti oggidì i quali non vorrebbon parere di niun paese, e (che o i quali si omette) credono farsi onore chiamandosi cosmopoliti. F. Zanotti. Anche nel primo caso, cioè quando la posizione del relativo cangerebbe, è frequente, massime nel parlar familiare, l'omissione della ripetizione; alla quale si sostituisce un pronome dimostrativo di forma congiuntiva (vedi P. I, cap. VI, § 9 e cap. VIII, § 22); p. es. Parve al Santo Padre poter sicuramente recar ad effetto quello, di che fin da quando stava in Amboino avea conceputo un ardentissimo desiderio, e in parte, per adempierlo (invece di e che per adempiere), quivi di colà si era condotto. Bartoli.
     
      § 10. RIPETIZIONE DEL COMPLEMENTO. Quando due o più proposizioni coordinate richiedono un termine comune, ma con diversa preposizione, è regola ripetere quel termine mediante un pronome (vedi loc. cit.); p. es. Io amo i virtuosi uomini e volentieri a quelli mi accosto; e non già: io amo e volentieri mi accosto ai virtuosi uomini. Pur sovente questa regola è trascurata, e puossi fare talvolta, purchè la chiarezza non ne patisca. Ti avvisano col riprendere e dir male di ogni tua operazione (invece di col riprendere ogni tua operazione e dirne male). Gelli.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





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