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      - Caro mio signor Giacinto. Redi. - O caro duca mio. Dante. - Mio caro Manzoni. Giusti. - Mia cara amica. Giusti.
      Il pronome si può anche interporre, purchè il sostantivo preceda; p. es. padre mio caro, amico mio dolcissimo. Con aggettivi sostantivati caro, diletto ecc. il possessivo si può anteporre e posporre. Anzi caro mio differisce nel senso da mio caro, e piglia un certo colore ironico.
     
      § 11. I pronomi DIMOSTRATIVI DETERMINATI aggettivamente usati stanno, come l'articolo, in principio della locuzione, tanto se il sostantivo è solo, quanto se è preceduto da aggettivi; p. es. questo libro, questo bel libro, quel pregiato e piacevolissimo libro ecc., quel tanto lodato volume ecc., que' pochi uomini, que' due sventurati ecc. ecc. Stesso si pospone o antepone. Nel tronco stesso e fra l'istessa foglia. Tasso.
      Nello stile poetico è frequente l'interposizione di complementi con preposizioni. Per questa di bei colli ombrosa chiostra. Petrarca. Spesso anche vi si frappongono proposizioni attributive. Simile a quel che l'arnie fanno rombo. Dante. - Vedi il cap. II.
      Quanto ai pronomi stesso, medesimo, deve pure notarsi che nel significato di anche si pospongono sempre ad altri pronomi e specialmente ai personali puri; p. es. esso stesso, colui medesimo, quello stesso; io medesimo, voi stessi, loro medesimi ecc. Con sostantivi possono anteporsi o posporsi; p. es. lo stesso Dante, Dante stesso. Medesimo nel significato di anche si pospone. Il valore de' Francesi era animato dalla presenza di Napoleone medesimo.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





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