Eccezionalmente tali avverbii si possono anche premettere alla negativa od al verbo. La luce agli occhi tuoi più non apparisce. G. Gozzi. - Io ancora non gli ho parlato. G. Gozzi. - Mai non vestì di tante gemme l'erba La novella stagion ecc. Poliziano. (Vedi cap. cit., § 7).
§ 21. Le PREPOSIZIONI costruite con sostantivo o con una parola sostantivata precedono non solo essa, ma anche quelle altre che possono venirgli anteposte; p. es. dal tanto lodato Cicerone; in una bella fresca ed erbosa selva; sotto bene accomodate tende ecc.
§ 22. La prep. con può interporre fra sè medesima e il sostantivo avverbii e complementi locali. Gli porse una scodelletta con entro acqua e aceto. Manzoni. - Una colonna con sopra una croce. Manzoni. - D. Abbondio stava sur una vecchia seggiola con in capo una vecchia papalina. Manzoni.
In poesia vi si frappongono anche dei complementi più lunghi. Levossi in piè con di fior pieno il grembo. Poliziano.
§ 23 Le PREPOSIZIONI IMPROPRIE (vedi P. I, capitolo XXVI, § 11) si pospongono non di rado, specialmente in poesia, al loro nome retto da preposizione propria; p. es. a te d'appresso, con loro insieme, da questa cosa infuori. A seder vanno al crudo re davanti. Tasso. - Ruppesi intanto di vergogna il nodo Ch'alla mia lingua era distretto intorno. Petrarca. (Cfr. quello che dicemmo delle preposizioni usate avverbialmente, nella P. I, cap. XXVI, § 14).
§ 24. Le PREPOSIZIONI COSTRUITE con un infinito possono interporre avverbii di quantità o di maniera, massimamente quando siano brevi; p. es. per ben riuscire, a meglio intendere, per così dire, per più patire, per meno arrischiare, far proposito di non più peccare, senza punto pensare, senza molto riflettere ecc.
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Gozzi Gozzi Vedi Cicerone Abbondio Cfr
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