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      Leopardi. - Esso medesimo diede leggi, stati e ordini civili alle nuove genti; e in ultimo volendo con un incomparabile dono beneficarle, manḍ tra loro alcuni fantasmi ecc. Leopardi. - Erano tutti di professione ecclesiastici, e .... peṛ nelle loro persone non militavano quei rispetti di onore, che militano nelle vostre. Segneri. - Gli cade sopra e con valore indicibile giugne a toglierli ancor di mano la spada. Segneri. - Di queste due ragioni di voci stimo che il buono scrittore possa far capitale. Giordani.
      Talora i complementi, anche lunghi e varii, s'interpongono, ove il senso lo richieda, fra l'ausiliare e il participio. L'essere, non solo per la sostanza delle cose, ma ancora da altra parte per l'estimazione degli uomini, venuta a scemarsi .... la grazia della varietà ecc. Leopardi.
     
      § 12. Cogli aggettivi e co' participii passati aggettivamente usati, anche i complementi avverbiali si pospongono; p. es. Il Rossini ambito da' principi e da' popoli saziato d'oro e di onori e di gloria ecc. Giordani. - Talvolta si antepongono per eleganza Le sponde erano sempre di rugiadosi fiori dipinte, e d'erbe verdissime e freschissime vestite. Caro. - Di onestissimi panni sempre vestito. Boccaccio.
      Se il complemento avverbiale serve a qualificare un sostantivo, gli si pospone sempre; p. es. ascoltai una commedia in tre atti; S. Giovanni in Val d'Arno; una cosa per burla; un piacere per forza ecc. ecc.
     
      § 13. Quando i complementi avverbiali si trovano con un verbo accompagnato dal suo oggetto, regolarmente seguono a questo, ma spesso anche per ragioni di stile gli si antepongono, massime quando l'oggetto si tiri dietro altre parole.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





Rossini S. Giovanni Val Arno