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      XII) stanno, per regola generale, in principio della proposizione; e quando l'oggetto potrebbe esser preso per soggetto e produrre equivoco, si suole far seguire dal soggetto. Quella parte della sua commedia, la quale egli intitola inferno. Boccaccio. - Non potè mai essere indotto ad avere in alcuna riverenza gli iddii, li quali (i quali) gli Ateniesi adoravano. Boccaccio. - Non vi fu infamia che tu non volessi conoscere. Segneri.
     
      ECCEZIONI. Se il pron. relativo è oggetto di un infinito retto da preposizione, per lo più gli si pospone. Non si curava di que' vantaggi, per ottenere i quali (non i quali per ottenere) facesse bisogno d'adoperarsi molto. Manzoni. - Per cui reprimere (non cui per reprimere) fu costretto Valente ad uscire in campo. Segneri.
      Si pospone pure il pron. il quale al participio o al gerundio usati assolutamente; p. es. veduto il quale, lodando il quale ecc. eccetto il caso che fossero accompagnati da complementi; p. es. la quale lodando egli molto spesso ecc.
     
      § 21. Anche gli altri complementi significati con pronomi o avverbii relativi stanno pure in principio della proposizione. Questi uditori, a' quali ho io predicato questa mattina, tengono tutti il Giudizio universale per cosa vera? Segneri. - Scaldava una grande caldaja d'acqua, nella quale bollente entrava. Passavanti.
      Quando però il pronome il quale è retto dalla preposizione di, e dipende da un sostantivo, si suole posporre ad esso. Si volse verso Roma, dalla rovina della quale si astenne. Machiavelli.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





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