Rideva insieme, e insieme ella arrossia. Tasso. - Qui sorge un fonte, ivi un ruscel si scioglie. Tasso. - Le bocche aperse e mostrocci le sanne. Dante. - Ovidio è il terzo, e l'ultimo è Lucano. Dante. - Il contrario di questa figura si chiama anafora, p. es. Molto egli oprò col senno e con la mano, Molto soffrì nel glorioso acquisto. Tasso.
CAPITOLO III
Collocazione delle proposizioni.
§ 1. Quanto alla collocazione delle proposizioni in costruzione subordinata (vedi P. II, cap. IV), si possono fare tre questioni principali: 1° se nei diversi gruppi notati nei capitoli V e VI debbano precedere le principali alle subordinate o viceversa, e ciò tanto rispetto alle subordinate esplicite, quanto alle implicite; 2° se e come si possano inserire proposizioni subordinate in mezzo agli elementi che compongono una principale; 3° se si possano inserire proposizioni principali dentro gli elementi delle subordinate.
§ 2. COLLOCAZIONE DELLE PROPOSIZIONI SUBORDINATE. Cominciando dalla prima questione e dalle subordinate esplicite, non si può certo dare una regola generale e assoluta; perchè la naturale progressione del pensiero, i legami che l'un giudizio ha coll'altro, e la forza che il dicitore vuole imprimere piuttosto a questo che a quello, sono le ragioni dello svariato collocamento delle proposizioni nel periodo. Restringendoci pertanto ad alcune osservazioni particolari sulle varie proposizioni subordinate, notiamo quanto segue.
Le attributive, quando non sono inserite dentro la principale, la seguono sempre.
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Lucano
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