Pagina (476/500)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Leopardi. - A poco a poco cominciņ a scoprir campanili e torri e cupole e tetti. Manzoni. - Non sono state mai viste nč conosciute. Leopardi. - Si avvedevano di qualche stella o pianeta. Leopardi. - Nč in casa nč a cielo aperto io mi poteva salvare. Leopardi. - Il piacere č sempre o passato o futuro, e non mai presente. Leopardi.
      Se tali congiunzioni uniscono pił proposizioni ben distinte, si suole inframmettervi sempre la virgola. Sospirava la venuta del giorno, e misurava con impazienza il lento scorrer dell'ore. Manzoni. - Quelli che non sono dimesticati al meditare, o che non sono atti a pensare profondamente. Leopardi. - Non avendo la facoltą .... nč di sciorre e dividere le proprie idee ecc., nč di ragunare e stringere insieme un buon numero di esse idee, nč di contemplare colla mente ecc. Leopardi.
      III. Gli elementi d'una medesima proposizione, anche complessa, non inframmettono la virgola, eccetto il caso che siano separati notabilmente dall'idea che modificano, o possano comecchessia generare equivoco od incertezza, o servano di passaggio da un concetto all'altro. Non con altra logica discorre intorno ai prossimi la maggior parte degli uomini. Leopardi. - Le focose parole di Pompeo Colonna vescovo di Rieti al popolo romano nella malattia di papa Giulio ecc. Giordani. - Sopra tutto, non si lasci uscir parola su questo avviso che le abbiamo dato per suo bene. Manzoni. - Quanto a vera eloquenza, io ardirņ .... pronunciare un'opinione ecc. Giordani. - Sta', come torre, fermo (in costruz. regolare Sta' fermo come torre). Dante.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





Pompeo Colonna Rieti Giulio Sta