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      IV. Innanzi a un detto o ad un discorso che si riporta in modo diretto. De' giusti tribolati dice il Salmista: molte sono le tribulazioni del giusto, e di tutte lo delibera (libera) Dio. Passavanti. - La madre .... le stese sopra un panno bianco, e disse l'ultime parole: addio, Cecilia! riposa in pace. Manzoni.
      V. Dinanzi ad una lunga o molto importante apposizione (vedi qui sopra, num. I) che aggiunga un pensiero inaspettato. Giuseppe Parini fu alla nostra memoria uno de' pochissimi Italiani che all'eccellenza nelle lettere congiunsero la profondità dei pensieri, e molta notizia ed uso della filosofia presente: cose oramai sì necessarie alle lettere amene, che non si comprenderebbe come queste se ne potessero scompagnare, se di ciò non si vedessero in Italia infiniti esempi. Leopardi.
     
      § 6. IL PUNTO FERMO. Collocare il punto fermo val quanto chiudere il periodo. Ora siccome non può determinarsi, così in generale, quando un periodo debba finire, è anche impossibile fissare la collocazione del punto fermo.
      La maggiore o minor lunghezza dei periodi dipende da due cose; dallo stato dell'animo di chi parla, solendo i periodi esser brevi, quando l'animo è agitato, e più lunghi, quando si parla tranquillamente; dipoi dalla qualità dello stile, facendosi più brevi nel parlar familiare (come nelle lettere familiari e ne' dialoghi) e, in generale, nello stile della poesia; più lunghi nello scrivere elaborato e dignitoso (come nelle orazioni, nelle storie, ne' trattati): le quali cose prendon regola dall'arte rettorica, non dalla scienza grammaticale.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





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