- Ora, dacchè l'intero sistema è fondato nella ipotesi:
che ogni anima ha predestinata simpatia con un'altra unicamente;" - e dacchè ogni persona immagina "che l'ente a cui ella è congiunta sia il perfettissimo," ne segue "che ogni platonico amadore dovrebbe sforzarsi perpetuamente di raggiungere il più alto grado di perfezione morale."
IV. Tali opinioni vennero in Italia per mezzo degli antichi Padri della Chiesa; ed alcuni teologi, fra cui Giovanni da Fabriano morto l'anno stesso che morì Laura, scrissero trattati onde conciliare la dottrina di Platone colla Bibbia(4). I frati le rivolsero in loro pro, e, citando l'esempio di celebri poeti, predicarono: che le anime delle donne trapassate si sarebbero più prontamente accolte in cielo, suffragate dalle limosine e preghiere de' loro amanti. "Ma pur messer Francesco Petrarca, che è oggi vivo," dice un predicatore domenicano, "hebe un'amante spirituale apelata Laura: poi che ella morì, gl'è stato più fedele che mai, et àli data tanta fama, che l'à sempre nominata, et non morirà mai. Et questo è quanto al corpo; po' li ha facto tante limosine, et fatte dire tante messe et orationi con tanta divotione, che s'ella fosse stata la più cattiva femina del mondo, l'avrebbe tratta dalle mani del Diavolo, benchè se raxona che morì pure santa"(5). Così la filosofia e la religione cospirano cogli usi cavallereschi di que' tempi a lusingare e ad abbellire la più irresistibile di tutte le umane propensioni. La facilità nel cedere all'amore si aveva per l'indizio più aperto di mente benevola: la costanza, il disinteresse e la sommessione al sesso gentile furono i più sicuri pegni di valor militare e di eroismo: bella poesia provava, non già il genio del poeta, bensì la forza della passione che lo inspirava.
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