L'abate Delille scopre la grotta stessa cui riparava in segreto la felice coppia, e l'albero ch'erale cortese d'ombra ospitale:
Une grotte écartée avait frappé mes yeux;
Grotte sombre, dis-moi si tu les vis heureux?
M'écriai-je. Un vieux tronc bordait-il le rivage:
Laure avait reposé sous son antique ombrage.(18) -
Una donna va anche più oltre che l'abate:
Dans cet antre profond, où, sans autres témoinsQue la naïade et le zéphyre,
Laure sut par de tendres soinsDe l' amoureux Pétrarque adoucir le martyre;
Dans cet antre où l'amour tant de fois fut vainqueur,
Il exprima si bien sa peîne, son ardeur,
Que Laure, malgré sa rigueur,
L'écouta, plaignit sa langueur,
Et fit peut-être plus encore.(19)
Non si potrà certo, per veruna confessione sfuggita al Petrarca, riuscire a tor di mezzo la vecchia quistione. Ma, quanto è all'incontrare Laura a Valchiusa, egli ritirossi colà, "sperando, com'ei dice, di spegnere nella solitudine e collo studio la fiamma che mi andava consumando. Povero sfortunato! il rimedio ad altro non valse che ad innasprire la piaga. Le meditazioni mie si raccolsero tutte in colei sola che io m'affannava di sfuggire."(20) - In altra lettera da Valchiusa egli scrive: "Qui gli occhi miei, che troppo si affissarono nella beltà ad Avignone, non possono veder altro che cieli, rupi ed acque. Qui sono in lotta con tutti i miei sensi. Melodiose parole non più dilettano le mie orecchie. - Altro non odo più che il muggito delle mandre. Dall'un canto gorgheggiano gli uccelli, - dall'altro strosciano le acque, o mormoreggiano.
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