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      Se nel notomizzare la proprietà, la derivazione e i varj significati antichi e nuovi, de' quali coll'andar del tempo s'impregnano le parole di tutte le lingue, i grammatici, gli etimologisti e gli antiquarj avessero adottato il nostro metodo di applicare gli avvenimenti politici agli annali della letteratura, forse che essi avrebbero disputato meno, e si sarebbero intesi più facilmente; seppure è da credere che siffatte specie di dotti bramino piuttosto d'intendersi che di disputare.
      Finchè il regno ed il secolo dell'imperatore Federigo non avranno uno storico letterato insieme e filosofo, lo scoppio quasi subitaneo de' lumi, e la loro rapidissima diffusione in Italia e nel rimanente d'Europa si rimarranno fenomeni(18). Ma al proposito nostro basterà lo spiegare come avvenisse che la letteratura e la lingua fossero sì felicemente promosse da un principe perpetuamente impedito da quelli, che per mezzo della superstizione e della ignoranza governavano le opinioni e i cuori della universalità delle nazioni. I creduli e i ciechi erano allora innumerabili; e quei che sotto il nome di Guelfi parteggiavano in favore de' papi erano per lo più uomini, a' quali il traffico aveva procurato ricchezze, con le quali s'erano fatti demagoghi potenti nelle loro respettive città. Ma pochissimi tra siffatti uomini attendevano alle lettere; mentre i Ghibellini, che sosteneano i diritti degl'imperatori, erano nobili per nascita, aristocratici per sentimento e per sistema, avvezzi sin dall'infanzia a una educazione liberale; - e siffatti individui, quando attendono alle lettere, le propagano prestamente fra' loro concittadini.


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Sulla lingua italiana
Discorsi sei
di Ugo Foscolo
Istituto Editoriale Italiano
1914 pagine 176

   





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