Tuttavia, l'accingersi a dar leggi e metodo e norme future a una lingua nascente, e in secolo di ignoranza universale, e prima che Dante scrivesse (perchč Guido nacque molti anni innanzi); certo l'accingersi e il solo pensare a siffatta impresa, basta a darci un'idea della facoltā della mente di Guido. Dante in seguito adempė ciō che l'amico suo non aveva forse che adombrato; ma dopo un intervallo di venti a venticinque anni, e allorchč la civiltā aveva fatti progressi rapidissimi. La nazione usciva dallo stato di barbarie, e gl'individui erano fieri di passioni, ardenti d'immaginazione, ambiziosi di gloria e non ancora ammolliti dal lusso a temere i pericoli, nč ammaestrati dall'esperienza a godere della realtā e a non andare dietro a illusioni. Quando Dante scrivea la Vita Nuova, Guido probabilmente aveva composto i suoi precetti grammaticali; e molti altri con minor genio, ma con eguale perseveranza, sorgevano autori nella loro lingua materna, e specialmente in Firenze. Il volume intitolato Documenti d'Amore di Francesco da Barberino fu scritto parte in prosa e parte in versi, appunto come la Vita Nuova, contemporaneamente, o prima di questa. I versi di Francesco sono meschini; ma il resto č pieno di grazie semplici, e d'amabilitā di stile. Marco Polo aveva giā viaggiato e poi guerreggiato per la sua patria; e, fatto prigioniero da' Genovesi, componeva in prigione la storia de' suoi viaggi. Le cittā, ch'erano giā libere da un secolo e mezzo, cominciavano ad avere ciascuna d'esse i loro storici, molti de' quali nel resto d'Italia scrivevano in latino, ma in Firenze si giovavano del loro dialetto; e contribuirono a ornare e diffondere la lingua letteraria, che poi divenne universale nella penisola.
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