Pagina (140/176)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Il solo fra' poeti romanzieri anteriori all'Ariosto ed al Berni che scrivesse meno scorrettamente fu il Pulci, autore del Morgante Maggiore. Apparteneva all'Accademia domestica, e la più benemerita dell'Italia, tenuta senza fasto, senza diplomi, senza vanissimi titoli da Lorenzo de' Medici nel suo palazzo; e rappresentavano il convito di Platone. Le poesie e gli scritti in prosa di Lorenzo contribuirono molto a far ritornare ne' libri d'alcuni uomini di genio la lingua letteraria, condannata fino allora a parlare da quasi un secolo alla nazione per bocca di frati e di ciurmadori. Non però lo stile di quell'uomo straordinario è perfettamente corretto; e le sue poesie sono state in questi ultimi anni ammirate oltre il loro merito reale. L'unico poeta degno di meraviglia in quella riunione d'uomini, nel resto grandissimi, fu il Poliziano. Tutto quello che scrisse in italiano si ridurrebbe a un piccolo volumetto, e consiste nel principio di un lungo poema di cui non giunse a finire il secondo canto. Gli spiriti e i modi della lingua latina de' classici erano già stati trasfusi nella prosa dal Boccaccio, e da altri. Ma il Poliziano fu il primo a trasfonderli nella poesia; e vi trasfuse ad un tempo quanta eleganza potè derivare dal greco. Infatti non v'è lingua che come l'italiana possa imbeversi di quanto v'è di semplice, e d'amabile, e d'energico nelle forme e negli accidenti della greca, segnatamente in poesia; e se potesse ottenere la stessa prosodia e lo stesso genere di versi, e potesse ad un tempo liberarsi dalla necessità degli articoli, forse non avrebbe da invidiare alla greca, fuorchè la pronunzia d'alcune lettere differentemente aspirate, che la natura ha rifiutato agli abitatori d'Italia, anche quando derivavano nella lor lingua latina la prosodia, la verseggiatura e le parole de' Greci.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Sulla lingua italiana
Discorsi sei
di Ugo Foscolo
Istituto Editoriale Italiano
1914 pagine 176

   





Ariosto Berni Pulci Morgante Maggiore Accademia Italia Lorenzo Medici Platone Lorenzo Poliziano Boccaccio Poliziano Italia Greci