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      Sembrerebbe a prima giunta che dovesse dire Italia, anzichè Europa. - (F. S. O.)
      (50) Girolamo Gigli.
      (51) Così legge chiaramente la copia dell'amanuense corretta dal Foscolo, ma certo con errore manifesto. La persecuzione letteraria contro il Tasso fu soltanto del Salviati e di pochissimi altri Accademici. La maggior parte di essi se ne astenne affatto, ed onorò il gran Poeta quando venne a Firenze; di che fa ampia fede il Serassi. Inoltre le opere del Tasso, come la Gerusalemme, l'Aminta, le Rime e le Lettere, cominciarono ad essere citate dalla Crusca fino dal 1691, in cui fu fatta la terza edizione del Vocabolario. Sembra pertanto che il Foscolo siasi ingannato, equivocando fra Leopoldo I, gran duca, e il cardinale Leopoldo de' Medici, che fu accademico sino dal 1641. Quest'ultimo, quantunque non possiamo affermarlo sulla fede di alcun documento, potrebbe avere avuto il merito di avere istigato l'Accademia (forse per le premure del Segni, che gli fu segretario ed amico) ad espiare l'onta fatta da una fazione a quel divino, che pur morendo sentiva come il secolo avrebbe raccolto gloria da' suoi scritti. - (F. S. O.)


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Sulla lingua italiana
Discorsi sei
di Ugo Foscolo
Istituto Editoriale Italiano
1914 pagine 176

   





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