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      Quello che importa, si è (e tu in ciò sei d'accordo) che questa indole mia altera, salda, leale; o piuttosto ineducata, caparbia, imprudente, e la religiosa etichetta che veste d'una stessa divisa tutti gli esterni costumi di costoro, non si confanno; e davvero io non mi sento in umore di mutar abito. Per me dunque è disperata perfino la tregua, anz'io sono in aperta guerra, e la sconfitta è imminente; poiché non so neppure combattere con la maschera della dissimulazione, virtù d'assai credito e di maggiore profitto. Ve' la gran presunzione! io mi reputo meno brutto degli altri e sdegno perciò di contraffarmi; anzi buono o reo ch'io mi sia, ho la generosità, o di' pure la sfrontatezza, di presentarmi nudo, e quasi quasi come sono uscito dalle mani della Natura. Che se talvolta io dico fra me: Pensi tu che la verità in bocca tua sia men temeraria? io da ciò ne desumo che sarei matto se avendo trovato nella mia solitudine la tranquillità de' Beati, i quali s'imparadisano nella contemplazione del sommo bene, io per non istare a rischio d'innamorarmi (ecco la tua solita antifona) mi commettessi alla discrezione di questa ciurma cerimoniosa e maligna.
      Padova, 23 Dicembre
      Questo scomunicato paese m'addormenta l'anima, nojata della vita: tu puoi garrirmi a tua posta, in Padova non so che farmi: se tu vedessi con che faccia sguajata mi sto qui scioperando e durando fatica a incominciarti questa meschina lettera! – Il padre di Teresa è tornato a' colli e mi ha scritto; gli ho risposto dandogli avviso che fra non molto ci rivedremo; e mi pare mill'anni.


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Ultime lettere di Jacopo Ortis
di Ugo Foscolo
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