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      Sono certi uomini che hanno bisogno della morte perché non sanno assuefarsi a' delitti de' tristi, né alla pusillanimità degli uomini buoni.
      La sposa parea intenerita. Oh pur troppo! esclamò con un sospiro. Ma – chi per altro ha bisogno di pane non ha poi da assottigliarsi tanto su l'onore. –
      E questa la è pure una delle vostre bestemmie! proruppi: voi dunque perché siete favoriti dalla fortuna vorreste essere onesti voi soli; anzi perché la virtù su la oscura vostr'anima non risplende, vorreste reprimerla anche ne' petti degl'infelici, che pure non hanno altro conforto, e illudere in questa maniera la vostra coscienza? – Gli occhi di Teresa mi davano ragione; pur si studiava di far mutare discorso – ma la visiera era alzata; e come poteva io più tacere? ben ora ne sento rimorso – gli occhi degli sposi erano fitti a terra, e la loro anima fu anch'essa atterrata, quando gridai con fierissima voce: – Coloro che non furono mai sventurati, non sono degni della loro felicità. Orgogliosi! guardano la miseria per insultarla: pretendono che tutto debba offerirsi in tributo alla ricchezza e al piacere. Ma l'infelice che serba la sua dignità è spettacolo di coraggio a' buoni, e di rimbrotto a' malvagi. – E sono uscito cacciandomi le mani ne' capelli. Grazie a' primi casi della mia vita che mi costituirono sventurato! Lorenzo mio, or non sarei forse tuo amico; or non sarei amico di questa fanciulla. – Mi sta sempre davanti l'avvenimento di stamattina. Qui dove siedo solo mi guardo intorno e temo di rivedere alcuno de' miei conoscenti.


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Ultime lettere di Jacopo Ortis
di Ugo Foscolo
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Teresa Coloro