Ore 9 della seraTutto è in punto: I cavalli sono ordinati per la mezzanotte – vado a coricarmi così vestito sino a che giungano: mi sento sì stracco! – addio frattanto; addio Lorenzo – Scrivo il tuo nome e ti saluto con tenerezza e con certa superstizione ch'io non ho provato mai mai. Ci rivedremo – se mai dovessi! no, io non morrei senza rivederti e senza ringraziarti per sempre – e te, mia Teresa: ma poiché il mio infelicissimo amore costerebbe la tua pace ed il pianto della tua famiglia, io fuggo senza sapere dove mi trascinerà il mio destino: l'Alpi e l'Oceano e un mondo intero, s'è possibile, ci divida.
Genova, 11 Febbraro
Ecco il Sole più bello! Tutte le mie fibre sono in un tremito soave perché risentono la giocondità di questo Cielo raggiante e salubre. Sono pure contento di essere partito! proseguirò fra poche ore; non so ancora dirti dove mi fermerò, né quando terminerà il mio viaggio: ma per li 16 sarò in Tolone.
Dalla Pietra, 15 Febbraro
Strade alpestri, montagne orride dirupate, tutto il rigore del tempo, tutta la stanchezza e i fastidj del viaggio, e poi?
Nuovi tormenti e nuovi tormentati.18
Scrivo da un paesetto appié delle Alpi Marittime. E mi fu forza di sostare perché la posta è senza cavalcatura; né so quando potrò partire. Eccomi dunque sempre con te, e sempre con nuove afflizioni: sono destinato a non movere passo senza incontrare lungo la mia via dolore. – In questi due giorni io usciva verso mezzodì un miglio forse lungi dall'abitato, passeggiando fra certi oliveti che stanno verso la spiaggia del mare: io vado a consolarmi a' raggi del Sole, e a bere di quel aere vivace; quantunque anche in questo tepido clima il verno di questo anno è clemente meno assai dell'usato.
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