Indice generale
Introduzione 6
1. La scoperta della “rimozione” 7
2. L'inconscio 9
3. L'interpretazione dei sogni 11
4. L'idea di “libido” 13
5. Il complesso edipico 15
6. La tecnica terapeutica 17
7. L'Ego tra Es e Super-Ego 19
8. I due “grandi ribelli”: Alfred Adler e Carl Gustav Jung 21
9. Quattro viennesi contro Freud 23
10. Adolf Grünbaum: Popper sbaglia, ma la psicoanalisi non se la passa bene 26
11. L'influsso della psicoanalisi sulla cultura contemporanea 28
Nota biobibliografica 30
LA VITA 31
LE OPERE 34
Introduzione
1. La scoperta della “rimozione”
Sigmund Freud (1856-1939), dopo la laurea in medicina - conseguita a Vienna nel 1881 -, studia per un breve periodo anatomia cerebrale. Successivamente si dedica allo studio delle malattie nervose, prima con Charcor a Parigi e poi con Bernheim a Nancy. Tornato a Vienna, Freud nel 1895 pubblica insieme o Josef Breuer gli Studi sull'isterismo, dove si sostiene che il soggetto isterico, in stato ipnotico, riesce a tornare all'origine del trauma, illumina quei punti oscuri che durante la sua vita hanno generato la malattia e che sono nascosti nel profondo; è così che egli afferra la causa del male e che, in una sorta di catarsi, si libera del male. Esattamente da questi studi ha inizio la psicoanalisi.
L'ipnotismo svela delle forze e fa intravedere un mondo nel quale Freud immette le sue sonde intellettuali. “quale poteva essere la ragione - si chiede Freud - per la quale i pazienti avevano dimenticato tanti fatti della loro vita interiore ed esteriore e potevano invece ricordarli, quando si applicava loro la tecnica sopra descritta?
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