Tuttavia, “mentre il marxismo divenne non-scientifico adottando una strategia immunizzante, la psicoanalisi fu immune sin dall'inizio e tale rimase”. Ciò in contrasto con la maggior parte delle teorie fisiche le quali “sono del tutto libere dalla tattica immunizzante e altamente falsificabili sin dall'inizio”.
10. Adolf Grünbaum: Popper sbaglia, ma la psicoanalisi non se la passa bene
Popper non è riuscito a convincere, tra altri, Adolf Grünbaum, autore del famoso libro Philosophical Problems of Space and Time (1963; ed. ampl. 1976), e più vicino a noi, di The Foundations of Psychoanalysis e di Reflections on the Foundations of Psychoanalysis. Grünbaum critica il falsificazionismo di Popper da una prospettiva di induttivismo eliminatorio. E nega validità alla critica di Popper contro Freud. Se la teoria psicoanalitica non è scientifica perché non falsificabile, allora - argomenta Grünbaum - nessuna delle conseguenze dei postulati teorici freudiani è empiricamente controllabile. Ma - si chiede Grünbaum - “quale dimostrazione ha mai offerto Popper per ribadire con enfasi che il corpus teorico freudiano è completamente privo di conseguenze empiricamente controllabili?”. È possibile una dimostrazione del genere? Inoltre, va da sé che “l'incapacità di certi filosofi dello scienza di individuare una qualsiasi conseguenza controllabile della teoria freudiana, dimostra che essi non ne hanno studiato a fondo, o non ne padroneggiano, il contenuto logico, non dimostra certo una carenza scientifica della psicoanalisi”.
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