Sbaglia Popper a criticare Freud sulla base di una presunta non falsificabilità della psicoanalisi. In ogni caso, soggiunge Grünbaum, la psicoanalisi non regge ugualmente. E non regge, tra altre ragioni, perché i dati clinici non sono attendibili: essi sono irrimediabilmente contaminati dall'analista. Così, per esempio, il processo di associazione libera non è forse contaminato dall'influenza dello psicoanalista? Le associazioni - dice Grünbaum - non possono continuare indefinitamente, e se al paziente intelligente e immaginativo è permesso di continuare abbastanza a lungo nelle sue associazioni, dalle sue rimuginazioni emergerà, allora, prima o poi, qualsiasi tipo di contenuto tematico del quale è stato recentemente cosciente: pensieri sulla morte, su Dio o su quel che si voglia. Ebbene, “di fronte a questa elasticità tematica delle associazioni, come può l'analista evitare una tendenza alla selezione che non sia in qualche modo fallacemente anticipata, essendo inevitabilmente costretto a delimitarne la durata?”. È esattamente sulla base di considerazioni del genere che Grünbaum può pronunciare un “inequivocabile verdetto”: attualmente la psicoanalisi non è in ottimo stato, “per lo meno per quanto riguarda i suoi fondamenti clinici”.
11. L'influsso della psicoanalisi sulla cultura contemporanea
Nonostante gli scismi (si è sopra accennato solo a quelli di Alfred Adler e Carl G. Jung) e nonostante critiche provenienti da prospettive politiche, o morali oppure religiose, o anche da altre direzioni dell'indagine psicologica ovvero da concezioni epistemologiche quali quelle delineate poco fa, nonostante, dunque, scismi e critiche, la psicoanalisi - questa scienza nuova creata da Freud - era destinata ad esercitare nel giro di pochi decenni un influsso sempre più massiccio sull'immagine dell'uomo e delle sue attività psichiche e dei suoi prodotti culturali.
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