La maggior parte dei miei pazienti lo realizza dopo le prime istruzioni. Io stesso posso farlo perfettamente aiutandomi con lo scrivere le idee come mi vengono in mente. La quantità di energia psichica con la quale è possibile ridurre l'attività critica e aumentare l'intensità dell'autosservazione varia considerevolmente secondo l'argomento sul quale uno cerca di fissare l'attenzione.
I sogni non devono essere paragonati ai suoni discordanti che provengono da uno strumento musicale percosso da un tocco estraneo invece che dalla mano del musicista, non sono privi di significato, non sono assurdi; non implicano che una parte delle nostre rappresentazioni sia addormentata, mentre un'altra parte comincia a svegliarsi. Al contrario, sono fenomeni psichici pienamente validi e cioè soddisfazioni di desideri; essi possono essere inseriti nella catena degli atti mentali comprensibili della veglia; essi vengono elaborati da un'attività mentale estremamente complicata.
Spesso i sogni si rivelano, senza alcuna maschera, come appagamenti di desideri; cosicché ci si può meravigliare che il linguaggio dei sogni non sia stato già compreso da lungo tempo. Per esempio, c'è un sogno che io posso produrre in me quando voglio, per così dire sperimentalmente. Se la sera mangio sardine, olive o qualsiasi altro cibo molto salato, durante la notte mi viene sete e mi sveglio. Ma il mio risveglio è preceduto da un sogno che ha sempre lo stesso contenuto cioè che sto bevendo. Sogno che sto già bevendo a grandi sorsi dell'acqua, che ha quel sapore delizioso delle bevande fredde per chi è arso dalla sete.
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