La presenza dei simboli nei sogni non solo per alcuni versi facilita la loro interpretazione, ma la rende per altri versi più difficile.
Nessun altro istinto è stato soggetto fin dall'infanzia a tanta repressione, quanto l'istinto sessuale con le sue numerose componenti. [...] Nessun altro istinto lascia tanti desideri inconsci e così forti, pronti a produrre sogni nello stato di sonno. Nell'interpretare i sogni non dovremmo mai dimenticare l'importanza dei complessi sessuali, evitando naturalmente l'esagerazione di attribuire ad essi importanza esclusiva.
Possiamo affermare che molti sogni, se attentamente interpretati, sono bisessuali, in quanto ammettono senza dubbio una sovrainterpretazione in cui si realizzano gli impulsi omosessuali del sognatore, gli impulsi, cioè, che sono contrari alle sue normali attività sessuali. Tuttavia sostenere, come fanno Stekel e Adler, che tutti i sogni devono essere interpretati bisessualmente mi sembra una generalizzazione nello stesso tempo indimostrabile e poco probabile che non mi sento di appoggiare. In particolare poi non posso ignorare il fatto evidente che ci sono numerosi sogni che soddisfano esigenze diverse da quelle erotiche, nel senso più ampio della parola: sogni di fame e di sete, sogni di comodità, ecc.
Quando io insisto con i miei pazienti sulla frequenza dei sogni edipici, in cui il sognatore ha un rapporto sessuale con la propria madre, essi rispondono spesso: “Non ricordo di aver mai fatto un sogno simile”. Subito dopo, tuttavia, verrà fuori un ricordo di qualche altro sogno poco chiaro e indifferente, che il paziente ha fatto ripetutamente.
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Nessun Stekel Adler
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