Ma l'attività cosciente abusa troppo del suo privilegio per cui, ogni volta che ha un ruolo, nasconde ai nostri occhi tutte le altre attività.
I molteplici problemi della coscienza si possono afferrare solo mediante un'analisi dei processi di pensiero nell'isteria.
Credo che l'imperatore romano che fece uccidere uno dei suoi uomini perché aveva sognato di assassinare l'imperatore, avesse torto. Avrebbe dovuto cominciare con il cercare di scoprire il significato del sogno; molto probabilmente il suo significato era diverso da quello che sembrava. E anche se un sogno con un contenuto diverso contenesse un atto di lesa maestà come significato, non sarebbe forse giusto ricordare il detto di Platone, che l'uomo virtuoso si accontenta di sognare ciò che un uomo malvagio fa realmente? Credo che la cosa migliore sia lasciar liberi i sogni.
Nell'epoca che possiamo chiamare prescientifica gli uomini non avevano difficoltà nel trovare una spiegazione ai sogni. Quando al risveglio ricordavano un sogno, lo consideravano una manifestazione favorevole od ostile di potenze superiori, demoniache e divine. Allorché cominciarono a diffondersi le dottrine naturalistiche, tutta questa ingegnosa mitologia si mutò in psicologia, ed oggi solo un'esigua minoranza delle persone istruite dubita che i sogni siano un prodotto della mente del sognatore.
Un giorno ho scoperto con grande stupore che la concezione dei sogni più vicina alla verità non era quella medica, bensì quella popolare, per quanto fosse ancora per metà implicata nella superstizione.
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Platone
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