L'elemento infantile è la fonte dell'inconscio, ed i processi del pensiero inconscio non sono null'altro che quelli - e soltanto quelli - prodotti nella prima fanciullezza.
Un sogno è un prodotto psichico completamente asociale; non ha nulla da comunicare a qualcun altro, nasce all'interno del soggetto come un compromesso tra le forze psichiche che lottano in lui, resta inintelligibile per il soggetto stesso ed è, per questa ragione, completamente privo di interesse per gli altri. Non soltanto non ha bisogno di tenere in gran conto la chiarezza, ma deve realmente evitare di essere capito, poiché altrimenti sarebbe distrutto; può esistere soltanto in forma simulata. Perciò può far uso liberamente del meccanismo che domina i processi mentali dell'inconscio fino al limite di una distorsione che non può essere mantenuta in piedi più a lungo. Un motto di spirito, d'altro canto, è la più sociale di tutte le funzioni psichiche che mirano a un certo piacere.
Il genere umano non si è accontentato di godere della comicità quando l'ha incontrata nel corso della propria esperienza; ha anche cercato di provocarla intenzionalmente, e possiamo apprendere di più sulla natura della comicità se studiamo i mezzi che servono per rendere comiche le cose.
I bambini non hanno il senso del comico.
Se è vero che le cause dei disturbi isterici sono da ricercare nell'intimo della vita psicosessuale dei pazienti e che i sintomi isterici sono l'espressione dei loro desideri più segreti e rimossi, allora la completa chiarificazione di un caso di isteria implica la rivelazione di questo materiale intimo, il tradimento di questi segreti.
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