Soddisfacenti rapporti sessuali nella vita matrimoniale possono aversi soltanto per pochi anni; e da questo periodo dobbiamo sottrarre naturalmente gli intervalli di astensione resi necessari dalla salute della moglie. Dopo questi tre, quattro, cinque anni, il matrimonio può considerarsi un fallimento per quel che riguarda la soddisfazione dei bisogni sessuali. Perché tutti gli espedienti fin qui inventati per impedire la concezione diminuiscono il godimento sessuale, feriscono la suscettibilità di ambedue i partners e possono perfino causare delle malattie. La paura delle conseguenze del rapporto sessuale porta anzitutto alla fine l'affetto fisico della coppia sposata; e inoltre, come risultato più remoto, pone termine anche di solito alla comprensione spirituale che legava i due, e che avrebbe dovuto sostituire l'amore appassionato dell'inizio quando questo si fosse esaurito. La disillusione spirituale e la privazione corporale a cui la maggior parte dei matrimoni sono così destinati, riporta entrambi i partners allo stato in cui erano prima del matrimonio, solo che adesso sono più poveri, avendo perduto un'illusione, e devono ancora una volta far ricorso alla loro forza per dominare e volgere ad altro la pulsione sessuale.
Le donne quando hanno subito le disillusioni del matrimonio, si ammalano di gravi nevrosi le quali oscurano permanentemente la loro vita. Nelle condizioni di civiltà odierne, il matrimonio ha da tempo cessato di essere una panacea per i disturbi nervosi delle donne, e se noi medici consigliamo ancora il matrimonio in tali casi, noi siamo tuttavia consapevoli che, al contrario, una ragazza deve godere di ottima salute se dovrà sopportarlo, e consigliamo vivamente i pazienti di non sposare una ragazza che abbia avuto disturbi prima del matrimonio.
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