Abbiamo spesso sentito sostenere che le scienze dovrebbero essere fondate su concetti basilari chiari e nettamente definiti. In verità, nessuna scienza, neanche la più esatta, comincia con tali definizioni. Il vero inizio dell'attività scientifica consiste piuttosto nel descrivere i fenomeni e quindi nel raggrupparli, ciassificarli e correlarli. Già allo stadio di descrizione non è possibile evitare di applicare certe idee astratte al materiale in questione, idee queste che derivano da qualche parte, ma che certamente non sono basate unicamente sulle nuove osservazioni.
L'amore e l'odio, i quali ci si presentano, quanto al contenuto, come perfetti opposti, non stanno dopo tutto in una relazione così semplice tra di loro.
Udire qualcosa e sperimentare qualcosa sono dal punto di vista psicologico due cose affatto diverse, anche se il contenuto è lo stesso.
Lo scrivere si presenta come un processo relativamente semplice e, al contrario del leggere, difficilmente influenzato dalle distrazioni.
Senza essere un apostolo della pietà e pur riconoscendo la necessità biologica e psicologica della sofferenza nell'economia della vita umana, tuttavia non si può fare a meno di condannare la guerra nei suoi fini e nei suoi mezzi e di aspirare alla cessazione delle guerre.
I popoli sono rappresentati dagli Stati che essi formano; gli Stati, dai governi che li dirigono. Nel corso di questa guerra, ogni membro di una nazione può constatare ciò di cui aveva già una vaga intuizione in tempo di pace, cioè che, se lo Stato vieta all'individuo la pratica dell'offesa, ciò non avviene perché esso voglia eliminarla, ma perché vuole monopolizzarla, così come monopolizza il sale ed il tabacco.
| |
Stati Stati Stato
|