Habbiamo un Nume veggente, e con più occhi benefico, che non ha piaghe il Genere humano trafitto. Non è mai così bella la Misericordia di Dio, che quando si trova l'Huomo nel colmo della Miseria. Ella si abbiglia, come di Perle, di lagrime, & i singhiozzi delle nostre Preghiere le fan Monile: De' nostri sospiri s'intreccia il Diadema, dal nostro rossor prende il minio, al nostro pianto s'incandidisce.
Se l'Anima s'apre al Cielo coll'Oratione, a guisa di una Conchiglia, nel mare amaro de' suoi travagli, la Misericordia le si versa nel seno tutta in rugiada colle profusioni salubri delle sue dolci Beneficenze.
[6] Il Crocifisso è l'Ardo baleno, che fa cessare i diluvij: è la Cetera, che implacidisce i furori: è la Stella, che dissipa le procelle: è l'Organo, per cui si versan le Gratie: è la Pietra, colla quale si abbattono i Goliatti: è il Libro, in cui si leggono le Vittorie: è la Nave, su cui veleggiano i cuori sicuri: è il Bastone, a cui si appoggiano gli Spiriti deboli: è l'Horiuolo, su cui si contano le hore felici: è la Nuvola, che disgorga piogge fertilizzanti: è lo Scoglio, nel quale si frangono i flutti irati: è la Spada, con cui si recidono i nodi Gordij: è la Stadera, onde si pesano i voti supplici: è il Cilindro, in cui si riflettono i raggi Empirei: è il Compasso, con cui si misurano i giorni Eterni: è l'Astrolabio, per prendere l'altezza de' gradi perfetti: è la Chiave, con cui s'aprono le Cateratte Clementi: è l'Ancora, che salva ne' naufragi pericolosi: è la Tavola, cui si attaccano i Peccatori sommersi: è la Verga, che stermina tutt'i Serpenti mortiferi: è la Lancia, colla quale si atterrano i Nemici orgogliosi: è la Saetta, con cui s'imbroccano gli scopi finali: è il Carro, su 'l quale si trionfa degli Emuli vinti: è la Tromba, che fa cader le mura di Gerico: è la Scala, per cui discendono gli Angioli: è la Porta, per cui si ha l'entrata alla Gloria: è la Torre, da cui pendono mille scudi: è l'Argine, onde si riparano le innondationi: è l'Ariete, che spiana tutti gli Hostacoli: [7] è il Polo, su cui si regola tutto il Cielo: è l'Aratro, con cui si solca l'Eternità: è l'Olmo, su cui si adagiano le Anime Viti: è lo Scudo, con cui si disfanno gl'incant'infernali: è il Ponte, per cui si passano i rapinosi Torrenti: è la Palma, da cui si colgono Frutti dolcissimi: è l'Alloro, che tien lungi gl'irati fulmini: è il Terebinto, sotto cui si sepelliscono gl'Idoletti delle proprie Passioni: è l'Ulivo, che presagisce le Paci: è l'Arca, sulla quale si salva l'Humano Genere: è la Catedra della Patienza, e della Sapienza: è il Rosaio, che reca Primavera: è il Ginepro, sotto cui riposano i Perseguitati: è l'Ancìle, che protegge tutti gli oppressi: è il Palladio, che difende ogni bersagliato: è il Legno, che raddolcisce l'acque più amare: è il Trono, su cui la Misericordia si asside.
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