Rosa candida per la puritą, purpurea per la passione, fragrante per la divotione, languente per l'amore, medicinale per le Virtudi, vivace per l'affetto, retta per l'osservanza, curva per i prieghi, concentrata per la contemplatione, svelata per la modestia, rugiadosa per le lagrime, doppia per lo spirito, semplice per l'innocenza, sollevata per gli estasi, spirante per i deliquij, mortificata per la penitenza, ridente per la Gloria. Rosa di un giorno, ma senza fine; di un Sole, ma senza sera; di un meriggio, ma senza caldo; di un'aura, ma senza vanitą; di un'Aurora, ma senza nubi; di un giardino, ma senza fuchi; di una coltura, ma senza pompa; di una Primavera, ma senza turbini. Rosa Reina, c'hebbe l'ostro dal sangue del Salvatore, per trono il tronco della Croce, per corona quella del Crocifisso, per Regno la Verginitą, per Corte il Chiostro, per Cortigiani gli Angeli, per Damigelle le Virtł, per Dama d'honore l'Oratione, e per Isposo il Giglio delle Convalli, & il Re de' fiori immortali. Rosa non caduca per la colpa, non fastosa per la bellezza, non pungente per l'invidia, non marcita per l'accidia, non tumida per la superbia, non fievole per la vanitą, non frale per la tentazione, non efimera per l'incostanza, non abortiva per [53] l'inconsideratione, non isfiorita per la dissolutezza, non isvenuta per a lascivia, non isvanita per la vanagloria, non divelta per la presuntione, non secca per lo fomite, non impolverita per la morte. Rosa non tinta col sangue di Venere impuro, ma incandidita col latte della Vergine Celibe: pił sublime di quelle, che nascono su l'alto Pangeo: pił di quelle, che rampollano nel Milesio suolo fragrante: pił di quelle di Cirene, e di Preneste odorosa.
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