Ma qui protesto, che bisogna interpollar la Giornata, mentr'Egli per tutto vien dalla Divotione de' Popoli trattenuto. Lascia in ogni parte l'orme venerabili della profonda sua Santità, come nella Provenza le pietose vestigia delle sue Piante, che nude evangelizano la Verità, solita sempre a camminare spogliata, e povera.
Accorrono precipitosi a folla i Popoli di Bormes a tagliarli l'Habito intorno, che raccorciato fino al ginocchio, prorompe immediatamente profuso alla lunghezza primiera, tessuto coll'invisibile Spola dell'Onnipotenza, ne' suoi Lavori maravigliosamente instantanea.
Ivi così alla rinfusa le Turbe l'opprimono per esaltarlo, che si rende ad esse miracolosamente, più d'una volta, invisibile; Pur come Sole, benché coperto, non lascia di comunicar'a quel Clima li suoi influssi salubri, purificando l'aere, non sol di Bormes, ma di Fregius ancora, dal Contagio crudele contaminato.
Al picchio provido del suo bastoncello [94] debole fa zampillare nel Delfinato Fontana limpida, per abolire l'arsura torrida, e perniciosa, onde que' Nationali gemevano adusti, & incommodati.
Entrò alla fine nella Corte de' Galli, a guisa di un'Aquila, e vi si mantenne come un Colombo. Qui mi cade di pugno la Penna, che non le basta il volo a seguirlo fra gli applausi universali, e, benché volgari, non bassi, perché si sollevano fino alle Stelle, co' quali la Francia il sublima.
Horsù FRANCESCO non se' più Minimo, poiché ti veggo così magnificato da Dio nel cospetto de' Regi. Ma, che farai nella Corte Scuola di Doppiezza, e di Frode, tu, che sei così Semplice, & Ingenuo?
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