O Pozzo prodigiosissimo di Miracoli, FRANCESCO riveritissimo, onde sempre disgorgano acque vive di Gratie, perché Dio solo è la vostra vena, deh cangiate l'onda salubre con cui estingueste le nostre Febbri in tanto fuoco divino, in cui ardano i nostri cuori; e non permettete, se ci allungaste il respiro in Terra, che restiam privi di quello, che così dolce si esala in Cielo.
Non sieno scarse le lodi, come il nome di Modica, dovute da questa all'Intercessione del Santo, per la Salute improvisamente ristabilita a D. Giovanni Liuzzo, Sacerdote di credito di quel Paese, da cui agonizante colla sola Imagine di FRANCESCO, postagli sovra, fu scancellata quella, abbozzatali già dalla Morte sul viso. Ma sentiamolo com'Egli ne professa dal più intimo della riconoscenza l'aggradimento, colla seguent'espressione. Passa l'Huomo in figura, & Io mi fermo sotto la figura di un Angelo. Dall'ombra di quest'Imagine Sagra, a me fu resa la luce vera. Giacqui semimorto nel letto: mi sollevò redivivo la Copia di un Originale di Santità, & a' riflessi così salutari di FRANCESCO mio chiaro Sole, tornai a veder'il giorno, di cui mi fu l'aurora foriera la di lui effige adorata. Hor vivo per miracolo, non per merito, e poiché sopra questa Tela vitale ho veduto raccozzarmisi lo Stame già già reciso, procurerò in l'avvenire, che la medesima [110] mi sia vela per condurmi al Porto desiderato.
Tali furono anche gli aiuti co' quali assistè FRANCESCO a' suoi Partiali; non tanto vago di procurar ad Essi la temporale Salute, quanto l'Eterna.
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