Tutta la Marca festeggia il Santo, e non fa, che una Fiera di guadagno sensibilissimo quando ogni Feria Sesta a lui fa ricorso, per non fallire con Dio, per pagar i suoi Debiti, e per multiplicar'il capitale delle Gratie, onde si trova arricchita.
Ancona fastosa di tanti suoi pregi gli abbatte tutti per maggiormente sollevarsi [174] a' piè di FRANCESCO, & il gran Cardinal Conti, che n'è il Pastore, havendo sul dorso tinta dal suo nobilissimo Sangue, tessuta dal suo merito eccelso, e fregiata delle sue Virtù così fulgide la Sacra Porpora, la rende più vivace col lampo, che dal FRANCESCO suo gran tutelare li si traspira.
Pesaro, che può chiamarsi una Città veramente di peso per le sue sodissime, e non punto lievi prerogative, librata dalla bilancia di Astrea, come un gruppo di Stelle nelle sue Famiglie preclare, per rendersi più ponderata, e per conseguenza incrollabile alle scosse del tempo, & alle rivolutioni de' Secoli, a FRANCESCO si volge, e con fervorosa divotione l'implora. Qui mi viene la gratitudine a regger la penna troppo pesante, mentre sopra di Pesaro aggirasi, perché la gravano i Beneficij, che con tanto cumulo l'Eminentissimo Vidmani adunò a FRANCESCO in quella Chiesa de' suoi Minimi ristorata, abbellita, & ornata dalla generosa Pietà di quel Candido Porporato, la cui riverita memoria intagliata in que' marmi, e fulgida per que' fregi eretti, e donati al Santo, oltra le innumerabili qualità di quell'animo così grande, viverà sempre immortale.
La Toscana, venerando ogni Venerdì colla memoria di FRANCESCO adorato, discaccia i morbi, & acquista il respiro [175] a' cuori soffocati nelle Passioni, e tra gli affanni spiranti.
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