Ma tacer già non debbo l'Eccellenza nobilissima del Signor Marchese Riario, in cui come nel Rio della Plata si disgorgano i tesori della Fortuna, e della Virtù, mentre gareggiano ambe per ingrandirne la piena, e per renderlo non tralignante dalla sua augusta sorgente. Ad un alveo così maestoso, e purgato aggiunge questo [188] gran Cavaliere una Pietà congenita, & una particolarissima Divotione verso FRANCESCO, ch'egli non cessa di venerare come suo fortissimo Protettore.
Coroni la pijssima gloria della nobilissima Regina dell'Italico Reno il nome gemmato del Conte Senator Gio. Francesco Isolani, Nipote del rinomato, & honorato tanto Marchese Cornelio Malvasia; e Cavaliere di Singolarissimi pregi, nel quale concorre con la riputatione la nascita, con l'ingegno il giudicio, con la gentilezza il decoro per renderlo degno della sonora sua fama. Egli un Idolo delle Muse, un Paraninfo delle Gratie, un Protettor delle Lettere, & un Lince delle Scienze più curiose. Ma s'ei si fa sentir sul Parnaso Cigno armonioso per la canora sua vena, si fa scorger anche nel Tempio Cigno divoto sotto la Protettione di FRANCESCO, da lui come suo Sacro Apollo implorato.
Modona, de' Valorosissimi, e Nobilissimi Estensi Purpureo Trono, non cessa d'inchinarsi a FRANCESCO, perpetuo Protettor di que' Principi, che così Principali, come degni dell'Impero di un Mondo per la Virtù, son'anche degni d'essere custoditi da FRANCESCO per la Pietà, con cui l'invocarono sempre divoti, e nell'alloggiarlo splendidi in Terra l'obligatione ad esser loro splendente in Cielo.
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