Vita di cui non debbe dirsi alcun'altra [310] più Spirituale, perché non si alimenta di Carne, Ella è perciò Vita, che non vive sol, che di una Morte continua. Privandosi di quante Delitie creò l'Autore della Natura può acquistarne, quanta ne riparte il medesimo, come Autor della Gratia. Per alimentar l'Humiltà non vi voleano che i Cibi vili, che l'Herbe serpeggianti, che i Pesci sciolti a star nel fondo.
Io mi dispenso più dal far'un Elogio alla Religione Principalissima de' Minimi, per non far'un altro Volume. Tutta la Chiesa Cattolica sarà mallevadora del mio debito; e dove mancherò colla Penna, supplirò colla Divotione. Non voglio esser tacciato di Partiale; ma non debbo come Mutolo esser taciuto. Parlo coll'Opere più che co' detti; e son pronto a scriver col Sangue, più, che coll'Inchiostro per colorire gli Elogi della mia Madre, di cui potrei, come di una Vezzosa Rachele, essere il Beniamino, perché il più Minimo (mi consenta l'error la Grammatica) se le mie colpe non mi rendessero il più abborribile, perché il più tristo. Deh piacesse al Cielo, che potessi svenar'il mio cuore, come il mio Ingegno, per imporporarla col sangue, come la chiarificò coll'Inchiostro. Mi pregierei di poter'intrecciar la mia Penna alle Palme di tanti Martiri, che l'illustrarono nel Settentrione, nell'Iberia, nella Gallia, [311] e di piegar il collo alla spada di un Carnefice, poiché così mal volontieri m'incurvo al commando di un Superiore. Così sarei miglior Vittima, che buon Sacerdote, e professerei colla prova quell'humiltà, che non so provare, come tanto imperfetto, coll'esercitio.
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