Voi fatto a sembianza degli Huomini bassi, e mendichi; & Io a somiglianza degli Angioli Apostati, temerari, e fumosi! Voi trovato in habito d'huomo nudo; & Io coll'habitudine di una Fiera Superba! No, no, mio Dio: Questo Contraposto non quadra a voi, [314] perché sete il Padrone: non quadra a me, perché son lo Schiavo. Io non merito d'esser'humiliato, per imitarvi; perché trovandomi senza voi, mi trovo privo di una Virtù così alta, come l'Humiltà; Pur la sospiro per arrivare dove voi siete, voi che diceste di non trovarvi, che fra gli humili vostri Servi. Abbassate dunque questo mio cuor'arrogante per sublimarlo; e se conoscete, che la Gratia, di cui vi supplico, contribuisca alla vostra Gloria, deh concedetela, non al mio Merito, ma ben sì a quella grande Humiltà, con cui tanto vi piacque il vostro fedelissimo Amante FRANCESCO.
SUPPLICA AL SANTO.
E voi mio gran Minimo (vi chiamo con questo Nome, per esser quello, che più vi piace) deh non ricusate d'impetrarmi tal Gratia, in Virtù di quella Santa Abiettione, che tanto vi fe' simile al Crocifisso, e così grato a Dio. Abbassate lo sguardo da' culmini delle Stelle a me, che mi trovo nel profondo delle angustie, perché troppo ho voluto dilabar le mie pretensioni. L'Anima mia tutta fuma, ma senza odore, non può ascender'a Dio senza voi, che sempre vi alzaste coll'abbassarvi. È sterile di Merito la mia Fede, senza la vostra, che fe' fruttar la terra in Decembre: È tarda nel movimento [315] senza voi, che feste caminar le Montagne, sdegnando come tanto partiale dell'Humiltà di vedervi l'Eminenza su gli occhi: È pesante senza il vostro aiuto, che fe' galleggiar sul mare i vostri Compagni.
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