Deh siatemi Padrino, e Padre. Annoveratemi fra gl'inumerabili, che soccorreste; E se resiste il Signore a' miei Voti, come di una Mente Superba, supplite voi colle vostre Suppliche, o mio caro Implorato, avanzandomi col merito di quelle Humiliationi, che tanto vi sulimarono, di que' disprezzi, che così vi accreditaro con Dio. Tanto confido in voi, quanto da voi spero, mentre nelle mani vi pongo con questo mio cuor, ogni mio interesse.
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[316]VENERDÌ
S E C O N D O
DEDICATO
ALLA MORTIFICATIONEDEL SANTO.
Mai non si vide così mortificata la Vita, che quando Christo sposò la Morte nel Talamo della Croce. Spogliato della pelle, non che de' panni: Lacero, sanguinoso, & esangue: Mucchio di Piaghe spezzate; anzi una Piaga intera: deriso piangente, sitibondo, masticato, patì per tutt'i Carnali nella sua Carne, e perciò patì tanto nella sua Passione, dopo gli Stenti da lui peregrinante sofferti; Quindi fu, che per tutti Morto, sopportò per tutti il gastigo; e perdè per tutti la Vita.
Oh spettacolo da tanti osservato, e lagrimato da così pochi! Scandaloso al Giudeo pertinace, stolto al protervo Gentile, e trasogno al Fedele Infido.
Beate mani, che havete i Poli ne' Chiodi. Piedi adorati, che inchiodar vi feste per aspettarci. Petto amoroso, che squarciato ci attendi ad accorci. Bocca socchiusa, [317] che se ben'intinta nel fiele amaro spunti sì dolce. Capo spinato, che germogli rose per coronare Chi ti traffisse, Voi siete tutti Caratteri di una Mortificatione vivifica, che debbe professare Chiunque ricorre a Dio.
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