Ogni parola di FRANCESCO fu articolata dalla Carità, e l'hebbe sempre foriera, e mentre non apŕ mai la bocca, che non cominciasse; Per Carità. Le sue aspirationi; le sue Sincopi, le sue prove, i suoi sospiri, i suoi sdegni innocenti, i suoi zeli discreti, & i suoi furori pacifici dalla Carità sola sempre furono originati.
Hor tu Anima algente, che geli ancora a' riflessi di tante fiamme, se non vuoi nell'eterno incendio seppellire la tua freddezza, apprendi da FRANCESCO ad amare il tuo Dio; né sdegnare di haver per Mastro quello, che implori per Protettore.
Amasti, o Sensuale, i tuoi commodi; e per un piacer fuggitivo ti sfiancasti non mai satio: e di un diletto impuro ti satiasti non mai stanco. Stanco non mai di offendere Chi ti crẹ: satio non mai di amare Chi ti distrugge. Ti attaccasti all'Oro per andar'al fondo, non sollevandoti [328] mai a tesoreggiare nel Cielo. T'impaniasti nelle lordure degli appetiti, & infangato nelle tue paludose passioni, non mai spiegasti volo al Calvario per adorar'amante il tuo Amor Crocifisso. Che disse il tuo Amore? Il tuo Amore fu l'Interesse. Per un Danaro tradisti un Dio, per un'ombra perdesti la Luce, per un Sogno ti giucasti la Visione Beata. Havesti timor ch'ogn'uno fuor, che di Dio; & ogni altro amasti, che lui. Co' tuoi guadagni perdesti il Paradiso: co' tuoi Passatempi rinunciasti all'Eternità. Vestisti viscere di ferro, e sol le infocasti colla Concupiscenza della tua Carne. Ingrato Mostro di Fellonia, deh come hai pagato ś male Chi per te fu piagato ś bene.
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