Impetrate dunque al mio cuore, che si disgeli ad un divoto fervore verso unDio così amabile, che per esser tutto
sostanza si fe' alimento; e che alcalore di questo purissimo
Sole si dilegui l'afflittioneintorno al
mio Spirito,
checome nebbia oscura
l'ingombra.
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[357]VENERDÌ
SETTIMO
DEDICATO
ALLA DIVOTIONE DEL SANTO
VERSO LA VERGINENOSTRA SIGNORA.
Pendette Gesù Bambino dalle Poppe beate della Verginale sua Madre: Pendette afflitta Maria dalle Piaghe amorose del suo Figliuol Crocifisso. S'ella gli canta alla Culla Nenie soavi, sotto la Croce il deplora con funesti Epicedi. Se nodrillo Bambino col Latte, adulto il lava col pianto. Se colle fasce infantili lo strinse nella Capannuccia di Betelemme, nelle funeree bende il ravoglie dentro il Sepolcro sotto il Calvario.
Costante al par di dolente sotto il durissimo Legno, che le si pianta nel cuore, se ne sta immobile, come un Tronco; & a tanta procella di sangue, che tutta le diluvia sull'Anima, non si ritira, perché que' Chiodi, che fissano il Corpo Divino del suo moribondo Unigenito nel Calvario, arrestano i passi della Gemente, poiché [358] traffiggono la più cara parte delle di lei viscere sviscerate.
All'hora sì, che parve sorgente Aurora, perché Stabat, più intrepida dello stesso Sole, che provò l'Occaso nel caso del suo Fattore, restando a mezo Cielo sepolto, quando vide l'Eterno nel mezo delle Terre fissato. Ma stava incrollabile a tanti colpi la gran Donna celibe, col solo appoggio del suo stabile Amore, havendo ritenuto il concetto delle sue Potenze quando gli Elementi l'havean perduto.
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