La tua impurità non ti rende, che meritevole de' fulmini dell'Aquila Divina della Giustitia, e non degli sguardi amorevoli di una così candida, e bella Colomba.
Maria è la Madre Castissima; hor come presumerai d'esserle Figlio, se fosti della Castità cotanto nemico, e persecutore! Maria è lo Specchio della Giustitia; Hor qui riflessi potrai ricerverne in te, che sei così opaco per l'Impietà. Maria è Genidrice del Redentore; Hor se tante volte offendesti il di lei Figlio, che ti salvò, hai anche offesa la di lei Madre, che ti protesse. Maria è la Vergine, per Antonomasia Fedele; Hor tu, che sei tanto infido, e non vivesti mai, che d'Inganno, perché l'implori al tuo bisogno benefica? Maria è Vaso Spirituale; Hor tu vaso di carne, pieno di senso, non sei capace, non di ricever'in te le consolationi, che da quella si diffondono agli Spiriti Honesti, e purificati. Maria è Vaso insigne di devotione; Hor tu cotanto indevoto, che ti stanca una Messa, che non sia breve, una Predica [362] di un'hora; ma non una Commedia di sei hore, un Libro di cento fogli, e di mille laidezze, qual'Indulto puoi ottenere, così dissimile, dalla Supplicata Reina, hor, che la necessità, non la Pietade, ad inchinartele ti costrigne.
Cangia dunque tenore; e tieni per fermo, che non esce il Dispaccio alcuno di quella gran signatura di Gratia, che Maria nol faccia pria suggellare coll'impronto di quelle Piaghe Divine, che può ben chiamar sue, poiché le cagionarono tanto dolore, e nella di lei carne purissima restarono impresse.
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