Quando il Capo è buono per esser piede, non v'ha pericolo di cadute; ma quando il piede pretende di farsi Capo, non v'ha, che pericolo di disordini. Chi vuol sempre comandare è segno, che non vuol mai ubbidire. Non sa governare altrui, chi non sa governar sé stesso; e non sa governar sé stesso chi non sa governare altrui. Non sa governare altrui, chi non sa governare le sue Passioni; e non sa governare le sue Passioni chi si lascia sormontar dall'Ambitione, nemica giurata dell'Ubbidienza.
FRANCESCO ancora comandando ubbidì, perciò seppe comandar'ubbidendo, & ubbidir comandando. Il Cielo deputollo [369] Superiore a tutti, perché di tutti il più Humile; e perciò il più Ubbidiente, & in conseguenza il più perfetto di tutti. Fu Lume, ma senza fumo: e per tanto si rischiarò, non annerì col suo governo la Prelatura.
Il Re de' Galli, Luigi Undicesimo istantemente il chiamò in Francia, e vedendol restio, gl'inviò espresso il Maresciallo di Brandicourt, Governadore della Borgogna, che l'invitò per parte del suo Principe, colle più riverenti richieste al Viaggio, ma in vano. Interpose perciò, quel Monarca, gli Uffici del Re di Napoli, ma senza effetto; Ché l'aura de' Grandi non mosse mai lo Spirito di FRANCESCO fissato in Dio. Il Cielo stesso con rivelatione particolare svelò al Santo il Decreto della Prescienza Divina di andar alle Gaule a convertir'il Gallo altero in Colomba gemente; nulladimeno Egli attendè il comando, sono il merito di Santa Ubbidienza del gran Pontefice Sisto Quarto, dalla cui Quercia sagra, che co' suoi rami d'oro baciò le Stelle, ricevette l'Oracolo.
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