Non ho più parole ad esprimere le vostre Glorie Immortali, perché mi sovrabbondano troppo i Fatti della vostra prodigiosissima Vita. Voi, che feste quaggiù sorgere tante Fontane da' Sassi, anche dalla Pomice del mio Ingegno feste spruzzare tante scintille. Mi feste illeso entrare nel Fuoco quando m'introdussi a lodarvi infiammato da quell'Amore, [539] ch'eternamente vi bea. Mi feste gallegiar sopra l'onde quando m'ingolfai sotto il vostro manto a passar il Faro de' vostri Elogi. Mi Feste portar le gran Moli ad ergervi un Tempio di Fama, quando non caddi sotto le vostre Geste sfiancato. Mi feste maneggiar senza offesa le bracie avvampanti, quando trattai delle vostre Attioni Miracolose. Feste camminar le Montagne, all'hora, che deste il moto al mio cuor di Pietra. Feste nascer le Fragole intempestive all'hor, che dal mio Talento traheste Frutti in una Stagione, per me cotanto infeconda, e spinosa. Feste risorgere un Morto all'hora, che nella Tomba della mia Cella sepolto mi ravvivaste ad encomiarvi. Io sono simile appunto a quel Ruscelletto, che voi, per così lungo tratto, in Corigliano dietro vi conduceste. Io somiglio quegli Alberi, che così vasti, e fruttiferi un piccol Seme [fa] in un momento sorgere al Cielo. Io sono paragonabile alla vostra Tròtella, che fritta, e sbattuta in terra risuscitaste. Oh quanti Miracoli in me faceste! L'Opera presente, ch'Io vi consagro è sol Miracolosa per voi, che convertiste in tante Stelle per coronarvene i piedi ogni mio Carattere, che vi si abbatte a' piedi ossequioso.
| |
Glorie Immortali Fatti Vita Fontane Sassi Pomice Ingegno Fuoco Amore Faro Elogi Feste Moli Tempio Fama Geste Attioni Miracolose Montagne Pietra Fragole Talento Frutti Stagione Morto Tomba Cella Ruscelletto Corigliano Alberi Seme Cielo Tròtella Miracoli Opera Miracolosa Stelle Carattere
|