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      Per evitare confusioni, in questa edizione elettronica, i brani sono inseriti all'interno del testo, compresi tra parentesi quadre.
      2 La lettera H, la quale nell'edizione originale manca nella figura, è stata aggiunta a penna di mano di GALILEO nell'esemplare, già più volte citato, di detta edizione, che è oggi posseduto dalla Biblioteca del Seminario di Padova.
      3 Il moto annuo della Terra costringe i copernicani ad asserire [anche] la rotazione diurna; altrimenti sarebbe rivolto continuamente verso il Sole lo stesso emisfero della Terra, e l'altro sarebbe sempre in ombra.
      4 "Che questa rotazione della Terra sia impossibile, lo dimostriamo come segue."
      5 "Poste queste premesse ne consegue necessariamente che, muovendosi la Terra di moto circolare, tutte le cose dall'aria ad essa, ecc. Se poi immaginiamo che queste palle siano di ugual peso, grandezza, gravità, e le lasciamo cadere dal concavo lunare, ammesso che il moto di discesa abbia la stessa velocità del moto di rotazione (cosa che in realtà non è, perché la palla A ecc.) arriveranno al suolo (per fare una grossa concessione agli avversari) in almeno sei giorni: nel qual tempo sei volte intorno alla Terra, ecc."
      6 "Se dall'esterno, è Dio stesso che lo produce con un miracolo continuo? O forse un angelo? O l'aria? E questa è invero la spiegazione di molti. Ma contro queste argomentazioni..."
      7 "Insorgono questioni seconde difficilissime, anzi inestricabili."
      8 "Quel principio interno è accidente o sostanza: se è accidente, qual è? Poiché finora sembra non si conosca nessuna qualità che muova in cerchio di moto locale.


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Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo tolemaico e copernicano
di Galileo Galilei
Einaudi Torino
1970 pagine 608

   





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