Procuriamo pure di sapere qualche cosa per noi, quietandosi in questa sola sodisazione; ma dell'avanzarsi dell'opinione popolare, o del guadagnarsi l'assenso dei filosofi «in libris», lasciamone il desiderio e la speranza.
Che dirà V. R.a. di Saturno, che non è una stella sola, ma tre congionte insieme e immobili tra di loro, poste in linea parallela all'equinoziale, così o O o? La media è maggiore delle laterali tre o quattro volte; tale io l'ho osservato da Luglio in qua, ma ora in mole sono diminuite assai.
Orsù, venga a Firenze, che ci goderemo e averemo mille cose nove e ammirande da discorrere. E io in tanto, restandogli servitore, gli bacio le mani e gli prego da Dio felicità. Renda i saluti duplicati al P.D. Serafino e alli Sig.ri Lana e Albano.
Di Firenze, li 30 di Xmbre 1610.
Di V. S. molto R. Ser.re Aff.moGalileo Galilei
V
A CRISTOFORO CLAVIO IN ROMA
(Firenze, 30 dicembre 1610)
Molto Rev.do P.re e mio Sig.r Col.mo
La lettera di V.R. mi è stata tanto più grata, quanto più desiderata e meno aspettata; e avendomi ella trovato assai indisposto e quasi fermo a letto, mi ha in gran parte sollevato dal male, portandomi il guadagno di un tanto testimonio alla verità delle mie nuove osservazioni: il quale, prodotto, ha guadagnato alcuno degl'increduli; ma però i più ostinati persistono, e reputano la lettera di V.R. o finta o scrittami a compiacenza, e in somma aspettano che io trovi modo di far venire almeno uno dei quattro Pianeti Medicei di cielo in terra a dar conto dell'esser loro e a chiarir questi dubbii; altramente, non bisogna che io speri il loro assenso.
| |
Lettere
di Galileo Galilei
Ricciardi Editore 1953
pagine 265 |
|
|
Saturno Luglio Firenze Dio Lana Albano Firenze Xmbre Galilei Firenze Rev Pianeti Medicei
|