Pagina (129/265)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Però, avendo io satisfatto al semplice cenno di Sua Signoria Illustrissima e Reverendissima, veduta che abbia Sua Signoria Illustrissima questa mia, qualunque ella si sia, contemplazione, ne faccia quel tanto che la sua somma prudenza ordinerà; ché io intendo solamente di riverire e ammirare le cognizioni tanto sublimi, e obbedire a i cenni de' miei superiori, ed all'arbitrio loro sottoporre ogni mia fatica.
      Però, non mi arrogando che, qualunque si sia la verità della supposizione ex parte naturæ, altri non possino apportare molto più congruenti sensi alle parole del Profeta, anzi stimandomi io inferiore a tutti, e però a tutti i sapienti sottoponendomi, direi, parermi che nella natura si ritrovi una substanza spiritosissima, tenuissima e velocissima, la quale, diffondendosi per l'universo, penetra per tutto senza contrasto, riscalda, vivifica e rende feconde tutte le viventi creature; e di questo spirito par che 'l senso stesso ci dimostri il corpo del Sole esserne ricetto principalissimo, dal quale espandendosi un'immensa luce per l'universo, accompagnata da tale spirito calorifico e penetrante per tutti i corpi vegetabili, gli rende vivi e fecondi. Questo ragionevolmente stimar si può essere qualche cosa di più del lume, poi che ei penetra e si diffonde per tutte le sustanze corporee, ben che densissime, per molte delle quali non così penetra essa luce: tal che, sì come dal nostro fuoco veggiamo e sentiamo uscir luce e calore, e questo passar per tutti i corpi, ben che opaci e solidissimi, e quella trovar contrasto dalla solidità e opacità, così l'emanazione del Sole è lucida e calorifica, e la parte calorifica è la più penetrante.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Lettere
di Galileo Galilei
Ricciardi Editore
1953 pagine 265

   





Sua Signoria Illustrissima Reverendissima Sua Signoria Illustrissima Profeta Sole Sole