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      Questo signore in particolare nomino io all'Altezza Vostra Serenissima per la lunga pratica che ho avuta con Sua Signoria eccellentissima; e come da questo mi prometto l'assenso, così me lo prometto da ogni altro che con occhio sincero vorrà riguardare le imputazioni fattemi e le mie difese. E qui umilmente inchinandomeli, le bacio la veste, e le prego da Dio il colmo di ogni felicità.
     
      Di Arcetri l'ultimo di Marzo 1640.
      Dell'Altezza Vostra Serenissima
     
      Umilissimo e Devotissimo Servitore
      Galileo Galilei
     
      APPENDICE
     
      SENTENZA
     
      «Roma, 22 giugno 1633.
      Noi Gasparo del tit. di S.Croce in Gerusalemme Borgia;
      Fra Felice Centino del tit. di S.Anastasia, detto d'Ascoli;
      Guido del tit. di S.Maria del Popolo Bentivoglio;
      Fra Desiderio Scaglia del tit. di S. Carlo, detto di Cremona;
      Fra Ant.o Barberino. Detto di S.Onofrio;
      Laudivio Zacchia del tit. di S.Pietro in Vincoli, detto di S.Sisto;
      Berlingero del tit. di S. Agostino Gesso;
      Fabricio del tit. di S.Lorenzo in Pane e Perna Verospio: chiamati Preti;
      Francesco del tit. di S.Lorenzo in Damaso Barberino; eMarzio di S.ta Maria Nova Ginetto: Diaconi;
      per la misericordia di Dio, della S.ta Romana Chiesa Cardinali, in tutta la Republica Cristiana contro l'eretica pravità Inquisitori generali della S.Sede Apostolica specialmente deputati;
      Essendo che tu, Galileo fig.lo del q.m. Vinc.o Galilei, Fiorentino, dell'età tua d'anni 70, fosti denunziato del 1615 in questo S.o Off.o, che tenevi come vera la falsa dottrina, da alcuni insegnata, ch'il Sole sia centro del mondo e imobile, e che la Terra si muova anco di moto diurno; ch'avevi discepoli, a' quali insegnavi la medesima dottrina; che circa l'istessa tenevi corrispondenza con alcuni mattematici di Germania; che tu avevi dato alle stampe alcune lettere intitolate Delle macchie solari, nelle quali spiegavi l'istessa dottrina come vera; che all'obbiezioni che alle volte ti venivano fatte, tolte dalla Sacra Scrittura, rispondevi glosando detta Scrittura conforme al tuo senso; e successivamente fu presentata copia d'una scrittura, sotto forma di lettera, quale si diceva esser stata scritta da te ad un tale già tuo discepolo, e in essa, seguendo la posizione del Copernico, si contengono varie proposizioni contro il vero senso e autorità della sacra Scrittura;


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Lettere
di Galileo Galilei
Ricciardi Editore
1953 pagine 265

   





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