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      Supponiamo dunque una terra esser circondata di cortine che si ripieghino e faccino angolo all'infuori, due delle quali siano nell'infrascritto essempio [v. figura 13] secondo le linee BAC. E perché la cortina AB non può da per sé stessa difendersi, né è difesa da altre, bisogna uscire infuori con una muraglia secondo la linea DE, dalla quale verranno vedute e difese tutte le parti della cortina DB; e così di sopra la muraglia DE tenendosi artiglieria, si potrà difendere la cortina DB. E perché per esser l'artiglieria strumento, il quale, per la sua grandezza e per lo stornare che fa quando si scarica, non può adoperarsi in ogni breve spazio, però fa di mestiero che la muraglia DE, quale dimanderemo fianco della cortina DB, sia tanto lontana dall'angolo A, che vi resti spazio capace per l'uso delle artiglierie. Sia dunque tale spazio quello che si vede racchiuso dentro le linee EGHD, il qual domanderemo piazza da basso. Ecco dunque ritrovata di già la necessità di fare le piazze da basso.
      Ma perché bisogna pensare di potere tenere nelle piazze l'artiglierie di maniera che non possino dal nimico esser offese, ed il lasciarle nella piazza così scoperte sarebbe molto pericoloso, è stato conosciuto necessario l'armare e ricoprire con una fortissima e saldissima muraglia le dette piazze, la quale s'inalzi ancora tanto, che togli di vista al nimico l'artiglierie: e però, spingendosi avanti secondo la drittura DE nel punto F, si è fatto di grossa muraglia il sodo EFNG, che doppo è stato dimandato spalla.


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Trattato di fortificazione
di Galileo Galilei
Utet
1980 pagine 68