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      DE' RIMEDI CONTRO ALLE SCALATE.
     
      Essendo nostra intenzione remediare, se sarà possibile, a tutte le offese del nimico, e fare una fortificazione così bene ordinata che di esse non abbia a temere, sarà necessario non solamente sapere con quali offese il nimico sia per venire ad assalirci, ma ancora con quali mezzi egli sia per mettere ad effetto tali sue offese.
      Ed in quanto appartiene alle scale, chiara cosa è che non si possono usare molto lunghe, perché o si fiaccano per il peso de i soldati, o, se si vogliono fare gagliarde, saranno tanto grosse e grevi, che del tutto saranno disastrose per essere maneggiate. Adunque il fare una altezza di muraglia da venti braccia in su sarà ottimo rimedio per assicurarsi dalle scalate: e tale rimedio verrà augumentato mediante la scarpa che si darà alla muraglia dal cordone in giù, e dallo sportare non poco il cordone in fuori. Perché, volendo il nimico accommodare la scala di maniera che si accosti con la sua estremità al parapetto, sarà forzato a discostarla molto dal perpendicolo, e metterla assai inclinata; il che sarà causa, che la scala più facilmente si fiaccherà: e per arrivare all'altezza della muraglia doverà essere molto lunga; come nella seguente figura [v. figura 42] si vede, nella quale ancor che l'altezza della muraglia non sia più di venti braccia, la lunghezza della scala AB sarà più di ventitré.
      Ècci un altro ottimo rimedio a tale offesa: il quale è il fare il letto della fossa non a livello, secondo la linea DB, ma a schiso e pendente, secondo la linea DE; perché sullo sdrucciolo di tale linea non si potendo fermare la scala, sarà forza che l'arrivi dal punto A all'E, e che, per conseguenza, sia tanto lunga che non si possa maneggiare.


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Trattato di fortificazione
di Galileo Galilei
Utet
1980 pagine 68