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      Dalla linea AC ci tireremo in dentro braccia sette; e tirata un'altra linea ad essa paralella, verrà formata la grossezza del muro dinanzi alla piazza. Di poi, ritirandoci in dentro sei braccia, tireremo un'altra linea segnata ED, la quale comprenderà la sortita: ed averemo tra queste linee una larghezza di braccia 13, delle quali, quando noi saremo all'altezza di 7 in 8 braccia dal piano del fosso, la scarpa ne avrà consumato braccia 11/2, tal che resteranno braccia 111/2, sendo scemato dalla parte di fuori lo spazio sino alla linea FG. Pigliando dunque il mezo tra DE ed FG, vi tireremo la linea HI, sopra la quale, cominciando dalla cortina A, misureremo due braccia per la prima cannoniera: doppo, pigliando con il compasso la misura di braccia 5 e quarti 3, segneremo un cerchio, che avrà di diametro braccia 111/2; doppo il quale si lascieranno due altre braccia per la larghezza della seconda cannoniera: doppo la quale disegneremo un altro cerchio con il medesimo diametro, e doppo esso due altre braccia per la terza cannoniera: e così delle 30 braccia ne averemo consumate 29, cioè 23 per li due cerchi, che ci rappresentano due merloni, e 6 per le tre cannoniere; e quel braccio che avanza, servirà per risalto o spalletta.
      Ordinate così le cannoniere, per disegnar le piazze con i loro tramezi, si farà in tal maniera. Pongasi nel mezo di ciascheduna cannoniera, sopra la linea HI, un'asta; di poi sopra il dritto del fianco, cioè sopra la linea ACB, fuori del punto B misurinsi quante braccia vorremo per la larghezza del fosso, quale al presente ponghiamo braccia 50; dove si porrà un altro contrasegno, che sarà nel punto K. E perché una cannoniera deve ficcare e l'altra strisciare, la prima striscierà la fronte del baluardo, ed offizio della seconda sarà strisciare la contrascarpa.


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Trattato di fortificazione
di Galileo Galilei
Utet
1980 pagine 68