Il 19 aprile 1631 partivano da Roma due lettere: una del Castelli a Galileo, nella quale si diceva che il P. Riccardi "in ristretto vorrebbe il libro nelle mani, e promette che assolutamente lo licenziarà(48)"; l'altra del Niccolini al Cioli, in cui si legge: "Fu combattuto lunedì prossimo in questa casa assai a lungo il Padre Maestro del Sacro Palazzo dall'ambasciatrice e da me per l'interesse del Sig. Galileo, e finalmente fu accordato che ordinarebbe che ella (l'opera) si stampasse, però con cert'ordine o dichiarazione per suo discarico, del quale restò in appuntamento di scrivermene una poliza, perchè io potessi riferirlo puntualmente, e senza alcuna alterazione di parole, a V. S. Illustrissima"; e il Niccolini conclude: "Ma vero è che queste opinioni qua non piacciano, in particolare a' Superiori"(49). Ma la "poliza" annunziata non compariva, ed in luogo di essa il P. Riccardi mandava, sotto il dì 28 aprile, all'ambasciatore una lettera, nella quale, riservandosi pur sempre di vedere da sè il proemio e la fine, promette di scrivere all'Inquisitore di Firenze, "significandoli quello che ha da osservar nel libro, distendendo quello che mi è stato commandato, acciochè, vedendo che si sia osservato, lo lasci correre e stampar liberamente"(50). Circa un mese dopo il P. Riccardi, che in questo affare andava "un poco di male gambe", come scriveva il Niccolini(51), spediva all'Inquisitore di Firenze le sue istruzioni, dalle quali risulta, anzitutto, che il titolo "Del flusso e reflusso" non era stato approvato, e che era mente del Pontefice che il titolo e soggetto proposto fosse "assolutamente della matematica considerazione della posizione Copernicana intorno al moto della Terra, con fine di provare che, rimossa la rivelazione di Dio e la dottrina sacra, si potrebbono salvare le apparenze in questa posizione, sciogliendo tutte le persuasioni contrarie che dall'esperienza e filosofia peripatetica si potessero addurre, sì che non mai si conceda la verità assoluta, ma solamente la ipotetica e senza le Scritture, a questa opinione.
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Le opere di Galileo Galilei
Edizione nazionale sotto gli auspici di sua maestà il re d'Italia. Volume VII
di Galileo Galilei
Tipografia Barbera Firenze 1897
pagine 1069 |
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